...........Pensando alla legge del 1931 che riconosce un ruolo all'erborista possiamo fare alcune considerazioni:
Ricordiamo che i primi Farmacisti erano Frati , in seguito ebbero il permesso di vivere una vita autonoma dal convento per formare le prime farmacie distribuite sul territorio e poter servire la popolazione .
In questa fase : il Medico il Farmacita e l'Erborista erano una sola persona siamo vicini all'anno 1000 ; in seguito le professioni si sono lentamente differenziate .
All'inizio del secolo scorso pian piano sono entrati in Farmacia i farmaci di sintesi ,le erbe pian piano sono state accantonate, in questa fase nasce la figura dell'Erborista come soggetto autonomo , nel 1931 viene varata la legge che permette all'erborista oltre che raccogliere e coltivare le erbe anche formulare delle tisane .
L'Erborista rimane comunque una professione rara e pian piano si giunge neglia anni 60 al ridursi a qualche decina di soggetti in tutta l'italia,
Erboristi che lavorano in ambienti naturali che coltivano e raccolgono erbe selvatiche.
La chimica in questo momento sostituisce tutte le vecchie formulazioni di erbe , con la VII ed VIII edizione della Farmacopea molti riferimenti e preparazioni di erbe vengono aboliti e comunque il Farmacista diviene sempre più un dispensatore di farmaci già pronti di origine sintetica e prodotte dall'industria Chimico Farmaceutica .
Dopo il 68 nasce una nuova coscienza un desiderio di ritorno al naturale un movimento di base che riporta alla ribalta le erbe e le cure naturali,rinasce in questo momento una nuova figura dell'erborista come paladino del naturale .
Siamo negli anni 70 - 80 le farmacie continuano a dispensare sempre più farmaci di sintesi e le erbe non hanno più posto.
Questa suituazione si è perpetuata per circa 30 anni .
L'operazione di sensibilizzazione che gli Erboristi hanno perpetuato ha portato ad imporre delle scelte anche all'industria Farmaceutica che ha dovuto fare marcia indietro riconoscendo perlomeno il valore delle erbe.
E' stata una scelta della gente comune e di alcuni Medici e Farmacisti ed Erboristi che hanno creduto in una scienza millenaria .
Ora coloro che con duro lavoro hanno ricreato nella popolazione una coscienza verso la potenzialità delle erbe per il benessere dell'uomo gli Erboristi : non servono più, anzi divengono dei testimoni scomodi da sostituire con operaratori più professionali, più titolati , operatori che possono distribuire in belle confezioni pubblicizzate, le loro formule stabilizzate e uniformate per un consumo di massa .
E' molto triste questo panorama ma forse è solo guardando in faccia al presente che possiamo capire il futuro .
Di fatto ogni operazione commerciale ogni legge limitante passerà ma non finirà mai di ritornare il bisogno dell'uomo di capire la natura e di interpretarla.
Cordiali saluti. Dr Francesco Bossi, Erborista, Farmacista, Erboristeria La Pineta Induno Olona Varese
Serie di video/pubblicazioni in continuo incremento.
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